
Da secoli i pastori e gli allevatori sardi li portano nelle loro bisacce e stivali e sono in molti che oggi li chiamano leppa anche se chiamarle leppa risulta alquanto riduttivo: oggi, i coltelli tipici sardi vengono chiamati resolza o arresoja e contano tra le loro file diverse tipologie tra cui anche la leppa.
Da sempre parte integrante degli accessori tradizionali sardi, le prime testimonianze dell’esistenza di questi coltelli arrivano a noi grazie ai bronzetti. C’è da dire che la loro presenza fin dalle epoche più antiche non sorprende dal momento che il popolo sardo è sempre stato abile nel forgiare e modellare la materia, dedito alla caccia e alla guerra.
L’antenato della resolza si chiamava sa leppa de chintu e non era un coltello ma piuttosto una vera e propria sciabola, dal momento che aveva una lama ricurva lunga ben 60 cm con la quale si tenevano duelli e regolazioni di conti ed un manico di corno di montone spesso impreziosito da intarsi che l’hanno resa terrificante e bellissima allo stesso tempo. Si pensa che l’aspetto più vicino alle armi arabe e africane siano dovute alla migrazione dei popoli provenienti dalle coste del Mediterraneo.
Scopri dove trovare i tradizionali coltelli tipici sardi
Usati per la caccia, per l’intaglio di materiali come legno e sughero o semplicemente per tagliare il cibo, oggi i coltelli tipici sardi sono realizzati con il manico in materiali più diversi e stupefacenti: dal corno al legno intagliato, dai metalli preziosi all’osso e molto altro.
I tradizionali coltelli tipici sardi a serramanico sono accessori molto ambiti dai collezionisti di tutto il mondo e si possono acquistare online dal maestro coltellinaio Andrea Lecca di Arbus, il quale ha fatto della sua passione un lavoro realizzando coltelli tipici sardi monoltici e animati con le seguenti forme della lama classiche della Sardegna:
- Arburesa
- Pattadese
- Lametta
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