L’apnea notturna è un disturbo che può essere manifestazione di diverse problematiche, per cui è importante non sottovalutare il problema e cercare di capire con attenzione con cosa abbiamo a che fare.


L’apnea notturna si manifesta essenzialmente in una sorta di “malfunzionamento” dei nostri meccanismi respiratori che arrivano ad interrompersi per un certo lasso di tempo esponendo la nostra salute a tutta una serie di conseguenze negative sia immediate che indirette.


Occorre innanzitutto distinguere tra apnea notturna di tipo ostruttivo e quella centrale. La prima è l’ipotesi certamente più comune e caratteristica: la respirazione durante in sonno si arresta per periodi più lunghi di dieci secondi che si ripete per un numero di volte piuttosto importante anche nel giro di un’ora. In questo caso sono solitamente le vie respiratorie superiori a giocarci un brutto scherzo a causa della presenza di “ostruzioni” in esse.

Le cause possono essere molto diverse fra loro: possono essere genetiche, dovute ad esempio alla particolare struttura fisica dell’individuo, o può invece dipendere da stili di vita e di alimentazione non salutari. L’apnea notturna si associa infatti molto spesso alla condizione di obesità, soprattutto se a questa si sommano altri fattori di rischio come l’età avanzata o il consumo non controllato di fumo e alcool.


Diversa è invece l’ipotesi dell’apnea notturna centrale dove, invece, assistiamo ad una alterazione del funzionamento del sistema respiratorio a causa del cervello: in questo caso non abbiamo nulla a bloccare le vie respiratore ma è il nostro sistema nervoso a non inviare i giusti stimoli all’apparato respiratorio.


Come è possibile immaginare, al di là del rischio rappresentato da una cattiva respirazione nell’immediato, l’apnea notturna incide pesantemente sulla qualità del sonno, portandosi dietro, dunque, tutta una serie di conseguenze negative su molti altri aspetti della nostra vita e della nostra salute.

Un sonno agitato, interrotto spesso e per questo poco riposante ci espone al rischio di ipertensione e malattie cardiovascolari, ma anche stanchezza, mancanza di concentrazione ecc.

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