Il recente caso di padre Paul Kalchik di Chicago ha generato una notevole pubblicità e ha lasciato senza risposta molte domande.

Padre Kalchik è stato “temporaneamente” rimosso dal suo incarico presso la Resurrection Parish nel nord-ovest di Chicago la scorsa settimana, a seguito di un incidente del 14 settembre in cui uno striscione arcobaleno che era stato precedentemente appeso nell’edificio della chiesa è stato bruciato dai parrocchiani, alla presenza di padre Kalchik.

Padre Kalchik ha annunciato che aveva intenzione di bruciare pubblicamente la bandiera. Ha recentemente riconosciuto che l’arcidiocesi gli aveva ordinato di non procedere con quel piano.

Quasi tutto il resto del caso rimane controverso.

L’arcidiocesi di Chicago ha recentemente dichiarato alla CNA che padre Kalchik aveva accettato di non bruciare lo striscione. Padre Kalchik, in una recente intervista, ha affermato che gli era stato detto di non condurre lo specifico evento pubblico del 29 settembre che aveva precedentemente annunciato.

Un rappresentante dell’arcidiocesi ha anche detto alla CNA che la partenza di padre Kalchik dalla parrocchia, che l’arcidiocesi dice essere temporanea, non era affatto legata all’incendio dello striscione, ma era “in lavorazione” da alcune settimane.

Il cardinale Blase Cupich di Chicago era apparentemente preoccupato per “una serie di questioni” nella parrocchia. L’arcidiocesi ha aggiunto che la partenza di padre Kalchik è stata concordata “di comune accordo” e che attualmente sta ricevendo “sostegno pastorale” per necessità non specificate.

Padre Kalchik dice che la sua partenza è stata tutt’altro che una decisione reciproca.

Il sacerdote dice che due funzionari diocesani – sacerdoti – sono arrivati ​​nella sua canonica e gli hanno ordinato di uscire dai locali, minacciando di chiamare la polizia se si fosse rifiutato di obbedire. Secondo padre Kalchik, i sacerdoti hanno detto che sarebbe stato inviato al St. Luke’s Institute, un centro di valutazione e trattamento psichiatrico per sacerdoti del Maryland.

L’arcidiocesi di Chicago ha rifiutato la richiesta della CNA di conferma o smentita di tali affermazioni.

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